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AMM Architetture Moderno Monza

Faglia, Magnaghi, Terzaghi, Quartiere INA

Autore: Faglia, Magnaghi, Terzaghi
Titolo opera: complesso residenziale “Quartiere INA”
Indirizzo: Via C. Rota, 46, Monza
Anno: 1953-1955

Descrizione: Non lontano dal Centro Storico della città e dalla stazione ferroviaria Monza Sobborghi, si colloca l'area individuata dal Comune per la realizzazione di un quartiere di abitazioni economiche, sfruttando i finanziamenti derivanti dalla cosiddetta Legge Fanfani «per incrementare l'occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per lavoratori». L'edificazione del lotto di terreno compreso tra le vie Rota, Ferrari, Galilei e Schiapparelli è affidata agli architetti Faglia, Magnaghi e Terzaghi, che già in precedenza si erano occupati del progetto di complessi residenziali a basso costo. Magnaghi e Terzaghi, in particolare, si erano confrontati con la gestione INA Casa tra il 1951 e il 1953, in interventi realizzati in provincia di Varese (a Fagnano Olona, Gemonio e Jerago con Orago) e a Magenta. L'area di progetto è occupata con due corpi residenziali (gruppo A e gruppo B) che si sviluppano da nord a sud seguendo una linea spezzata. La soluzione architettonica elaborata dai progettisti si basa infatti sulle aggregazioni di volumi lineari di diversa metratura, orientati perpendicolarmente o trasversalmente rispetto alla via C. Rota, ricongiunti tra loro dal corpo delle scale. I vari segmenti dei due edifici appoggiano su bianchi pilotis a sezione circolare di lecorbusieriana memoria e si alzano con le residenze per 3 o 4 piani d'altezza. Su ogni livello possono essere suddivisi da 1 (nei volumi più piccoli) a 3 alloggi, pensati per accogliere nuclei famigliari di 2, 3 o 4 persone. Dal pianerottolo si ha accesso a un atrio di distribuzione a cui approda direttamente anche un ascensore interno, a servizio esclusivo degli alloggi sovrapposti. Dall'ingresso si raggiunge una piccola cucina, seguono il locale di soggiorno con la zona del pranzo e un disimpegno su cui affacciano il bagno e le camere. l locali della zona giorno si ampliano all'esterno grazie a delle logge aperte sul giardino.
l due corpi di edifici, infatti, con il loro andamento frammentato, liberano varie parti del lotto, piantumate con alberi di media altezza o cespugli che creano zone d'ombra per il soggiorno all'aperto e, allo stesso tempo, filtrano il contatto con l'ambiente urbano circostante. Le aree verdi sono attraversate dai viali carrabili in asfalto che conducono a parcheggi interni o ai cancelli di uscita posti sulla recinzione metallica che limita l'intero quartiere. l blocchi dei fabbricati hanno una struttura tradizionale con telaio in cemento armato e si concludono con una copertura a pendenza minima, contenuta sotto il livello della gronda in calcestruzzo con bordo in lamiera che sporge sopra i prospetti. L'intervento di Magnaghi e Terzaghì, Faglia si distingue nel contesto per l'andamento dinamico del complesso edilizio, rimarcato nei prospetti – rivestiti in intonaco color giallo o mattone - dall'adozione dì persiane scorrevoli esterne alla muratura, agganciate su un binario metallico unico che corre lungo ogni piano. In corrispondenza delle logge le guide si intrecciano con i parapetti, e con altri supporti metallici verticali disegnano un caratteristico reticolo di protezione.

Autore scheda: Tratto da Coppa A. (a cura di), Monza Architetture Contemporanee, Comune di Monza, Monza, 2018

Bibliografia:
Coppa A. (a cura di), Monza Architetture Contemporanee, Comune di Monza, Monza, 2018

Sitografia:   
http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD02FB8A/

Credit immagini:
© Alessandro Villa