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Gustavo & Vito Latis, complesso parrocchiale S. Pio X

Autore: Gustavo & Vito Latis
Titolo opera: complesso parrocchiale “Chiesa di S. Pio X”
Indirizzo: Via della Birona, 42, Monza
Anno: 1971 - 1975

Descrizione: Alla fine degli anni Sessanta, il notevole aumento della popolazione del Quartiere Cazzaniga – nella zona ovest della città, in prossimità del confine con Lissone – spinge alcuni abitanti a domandare l'istituzione di una nuova parrocchia, autonoma rispetto all'antica San Biagio. La richiesta rispecchia pienamente i temi della campagna per la costruzione di nuove chiese e complessi oratoriali promosso dal cardinal Montini per le periferie di Milano, già nel decennio precedente, per rispondere al le esigenze dei migranti dal sud del Paese e creare luoghi di aggregazione e di incontro.
Un apposito Comitato per le Nuove Chiese, istituito dallo stesso cardinale, bandisce nel 1970 un concorso per lo studio di un edificio religioso tipo che facilitasse la realizzazione dei nuovi centri parrocchiali, attraverso un'architettura rapida da erigere ed economica. Vito e Gustavo Latis vincono la competizione e realizzano all'interno della Diocesi ben otto complessi ecclesiastici, a partire dallo stesso schema tipologico. La Chiesa di San Pio X è una delle concretizzazioni del progetto-tipo e l'applicazione di una delle tre possibili varianti, che prevedevano la sola costruzione dell'edificio religioso o la combinazione di questo con la canonica, oppure l'aggiunta ai precedenti del centro parrocchiale. Su un terreno pianeggiante, sorge un edificio di dimensioni contenute, arretrato dal filo strada e preceduto da un'ampia zona di sosta, adatta allo svolgimento di funzioni comunitarie all'esterno dello spazio consacrato. La chiesa, infatti, si inserisce con discrezione nel contesto urbano ed è risolta con semplicità, secondo lo schema ricorrente, combinando due volumi a falda inclinata di altezza differente, tra loro congiunti da un corpo longitudinale più basso a copertura piana. Il complesso religioso assume dunque le sembianze e l'immagine emblematica di una “casa tra le case”.
La porzione maggiore, caratterizzata da un rosone artistico tondo, ospita lo spazio celebrativo e comunitario dedicato alle funzioni religiose principali; la parte minore è invece destinata ai riti sacramentali più occasionali e ad attività sussidiarie al culto. L'edificio, in sintonia con le sette altre chiese tipo – realizzate a Induno Olona, Meda, Settimo Milanese, Busto Arsizio, Gorgonzola, Cassina de' Pecchi, Saronno –, ha struttura portante in cemento armato a travi e pilastri: l'uso del telaio infatti è ottimale per organizzare gli spazi interni e apportare eventuali adattamenti allo schema tipo. Il paramento esterno è rivestito in elementi in laterizio posti in contrasto cromatico con il bianco dei fili di gronda, degli stipiti in pietra e dei portali di ingresso e della grata di progettazione del rosone in vetro. Alle spalle dell'edificio sacro si sviluppa il centro parrocchiale, con alcuni campi da gioco ombreggiati da folte piante che delimitano l'intero complesso.
La prima pietra della chiesa di San Pio X è posata simbolicamente il 28 luglio 1974 e l'istituzione della parrocchia è del 2 marzo 1975: la realizzazione dell'opera è stata dunque rapidissima in virtù di quel principio di razionalizzazione del progetto e del cantiere ricercato dal Comitato Nuove Chiese e dagli stessi progettisti. I Latis, infatti, sostengono che un edificio religioso possa essere paragonato per efficienza funzionale a una fabbrica, a cui però va aggiunto un carattere spirituale nel quale la comunità possa riconoscersi.

Autore scheda: Tratto da Coppa A. (a cura di), Monza Architetture Contemporanee, Comune di Monza, Monza, 2018

Bibliografia:
Coppa A. (a cura di), Monza Architetture Contemporanee, Comune di Monza, Monza, 2018

Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiese-tipo_di_Vito_e_Gustavo_Latis
https://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Latis
https://it.wikipedia.org/wiki/Gustavo_Latis

Credit immagini:
© Alessandro Villa